Stagione
Invernale 2025-2026
Data
domenica
17:30
28 dicembre 2025
Sala Consiliare

In collaborazione con i Concerti del Parco.Johannes Brahms — Sonata per violino e pianoforte n. 3 in re minore, op. 108
Ultima delle sonate per violino di Brahms, l’Op.108 è un’opera densa e drammatica che coniuga lirismo espanso e tensione ritmica. In quattro movimenti si alternano frasi cantabili sottilmente intrecciate al pianoforte e passaggi di grande energia: il risultato è una forma di intimità intensa e “monumentale” allo stesso tempo, che mostra il Brahms maturo alla ricerca di equilibrio fra impulso romantico e rigore costruttivo.
Gabriel Fauré — Après un rêve (versione per violino e pianoforte)
Nato come mélodie per voce e pianoforte, Après un rêve è diventato subito un piccolo miracolo di semplicità espressiva: una melodia densa di sospiri e desiderio, che al violino conserva la qualità di un monologo interiore. Brevità e raffinatezza armonica fanno di questo pezzo un momento di intima sospensione nel programma — un “sogno” sonoro che prepara l’orecchio alle sfumature successive.
Claude Debussy — Sonata per violino e pianoforte (Sol min., 1917)
Scritta negli anni della Prima guerra mondiale e ultima sonata cameristica completata da Debussy, questa pagina è un testamento di essenzialità poetica: tre movimenti che privilegiano il colore e il timbro, il dialogo trasparente tra i due strumenti e una forma che sembra procedere per lampi di immagine più che per tradizionali sviluppi tematici.
La Sonata racchiude una malinconia sospesa e una chiarezza timbrica che la rendono unica nel repertorio novecentesco.
Camille Saint-Saëns — Introduzione e Rondo capriccioso, Op. 28
Scritto nel primo periodo maturo di Saint-Saëns e dedicato al giovane Pablo de Sarasate, l’Introduzione e Rondo capriccioso alterna una cantabilità raffinata a un rondò di brillantezza spigliata.
È un pezzo che mette in luce la grazia francese e la brillantezza tecnica del violinista: l'introduzione dischiude una linea dolente, il rondò risponde con verve e brillantezza, ideale per il dialogo fra eloquenza melodica e virtuosismo.
Interessante ricordare come la versione pianistica dell'accompagnamento orchestrale sia stata realizzata da George Bizet.
Michelangelo Palmacci — Chasing the Path (2025)
Composizione contemporanea che si inserisce nel programma come specchio del nostro tempo: Chasing the Path affida al violino un ruolo di voce narrante che percorre temi in trasformazione, sovrapposizioni ritmiche e risonanze armoniche moderne. Pensata per il duo violino-pianoforte e presentata nel 2025, l’opera crea un ponte fra memorie del repertorio e linguaggi attuali, offrendo contrasto e continuità con le pagine storiche del concerto
Maurice Ravel — Tzigane (rhapsodie de concert)
Brano di rara foggia virtuosistica e di grande impatto scenico, Tzigane è stato scritto da Ravel nel 1924 e dedicato alla violinista Jelly d’Arányi. Partendo da una lunga cadenza quasi improvvisativa, la pagina evolve in un rondò sfavillante che richiama, in chiave personale, atmosfere «gitane» filtrate dalla tavolozza timbrica francese: una chiusura travolgente che coniuga lirismo, acrobazia tecnica e colore orchestrale anche nella versione per pianoforte.
Partecipano



