Duo Zagame-Matteucci
Violino-Pianoforte

Elena Matteucci è stata allieva di Fausto Di Cesare al Conservatorio S. Cecilia a Roma dove si è diplomata col massimo dei voti e la lode con Riccardo Brengola. Ha inoltre studiato con Vincenzo Vitale a Napoli. Diploma d’Onore e Premio Peterlongo all’Accademia Chigiana di Siena, fa parte del Quartetto Michelangelo, con il quale ha vinto il Concorso Internazionale di Ilzach in Francia e il prestigioso Premio Michelangelo. Il Quartetto ha registrato per la Nuova Era, e, per la casa discografica Chandos, un disco dedicato a Robert Schumann, inciso con il fortepiano. È stata più volte invitata da Robert Mc Duffie, fondatore del Rome Chamber Music Festival.
Ha collaborato con prestigiose istituzioni, festival nazionali e internazionali e fatto tournée in Europa, America del Sud e in Cina. Ha suonato più volte ne “I concerti del Quirinale” a Roma trasmessi in diretta nazionale ed europea da RAI-Radio3. Di recente ha tenuto corsi di perfezionamento e concerti in Irlanda, in Lituania, in Olanda e in Portogallo. E’ titolare della cattedra di Pianoforte e del biennio sperimentale di Pianoforte e Musica da Camera al Conservatorio “A.Casella” dell’Aquila.
Sebastian Zagame, nato a Roma nel 2000, ha iniziato lo studio del violino a 3 anni. A 5 anni era il più giovane violinista della Juniorchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Ha conseguito a 16 anni il Diploma in Violino al Conservatorio di Santa Cecilia con lode, completando poi la laurea specialistica con menzione d’onore e studiando con maestri come Pavel Berman e Salvatore Accardo. Ha collaborato con orchestre di rilievo internazionale, incluse la Sinfonica di Basilea, l’Orchestra di Santa Cecilia e l’Estonian Festival Orchestra, esibendosi come solista e spalla. Ha suonato sotto la direzione di grandi maestri come Paavo Järvi ed Esa-Pekka Salonen e registrato CD per la Da Vinci Records e la Zenekápolna. Vincitore di premi come il “Vittorio Andretta” e il “Dinu Lipatti”, è stato lodato dal Corriere della Sera per il suo talento e suona un prezioso violino Carlo de’ Barbieri del 1942, affidatogli dalla Fondazione Monzino.



